sabato 28 luglio 2007
Numeri chiuso e accessi agevolati
venerdì 27 luglio 2007
Il Massimo della verità
di T. Di Francesco e M. Dinucci
mercoledì 25 luglio 2007
Verona, lo skin non resiste.
«Egregio Presidente,
da alcuni giorni la mia elezione da parte del Consiglio Comunale di Verona nell'Assemblea dell'Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea è diventata pretesto per strumentalizzazioni e attacchi contro il Sindaco e
È evidente che un'opposizione incapace di affrontare i problemi della città ricorre ad argomenti estranei al terreno delle scelte amministrative proposte e attuate dalla nuova Giunta.
Per eliminare quindi strumentalizzazioni pretestuose che tendono a sviare l'attenzione dei cittadini e dell'opinione pubblica dal lavoro del Sindaco Tosi e della Giunta, rassegno le mie dimissioni dall'Assemblea dell'Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea».
martedì 24 luglio 2007
Il sindaco leghista Tosi nomina un leader neofascista, fan di Priebke, all'Istituto storico della Resistenza.
Andrea Miglioranzi, storico esponente del Veneto Fronte Skinhead e membro della band nazirock dei Gesta Bellica, eletto per la Fiamma Tricolore nella lista civica del sindaco, e Lucia Cametti, nazionalalleata, ex presidentessa di circoscrizione, sono i due nuovi acquisti dell'Istituto storico locale. Hanno già fatto la loro dichiarazione d'intenti: revisione storica e riabilitazione dei caduti della Repubblica di Salò. «Siamo all'emergenza democratica - sbotta Graziano Perini, capogruppo del Pdci in consiglio comunale e designato dalla minoranza di centrosinistra a fare da "collega" ai due eletti dal centrodestra all'assemblea dell'Istituto. E' una cosa vergognosa - continua Perini - e non è un fatto episodico. E' l'atteggiamento normale che sta assumendo questa amministrazione. Certo una provocazione, come lo stesso Miglioranzi ha ammesso, ma con un particolare: sempre lui ha dichiarato di sentirsi fiero quando lo definiscono 'fascista'. A questo punto serve non solo una reazione della sinistra ma anche una presa di posizione di tutta quella società civile che pensa che la questione del fascismo non sia una bazzecola. L'allarme sulla situazione veronese deve essere generale e noi proponiamo un'iniziativa per la democrazia a Verona, quando il sindaco esporrà le linee programmatiche della sua giunta». Mentre Rifondazione comunista, per bocca del neoeletto segretario Fiorenzo Fasoli, rincara la dose parlando di «una scelta che pone questa amministrazione fuori dalla Costituzione, in spregio ai partigiani e alla Resistenza - per inciso Verona ha ricevuto la medaglia d'oro per gli eroici atti di resistenza al nazifascismo di molti suoi cittadini - con la supponenza di voler riscrivere la storia, che andrebbe invece studiata», nessun segnale arriva da parte dell'Ulivo. Unica dichiarazione quella dell'ex assessore al Decentramento Ivan Zerbato - negli anni '70 esponente di Avanguardia operaia - che commenta: «Bizzarro che due esponenti della destra entrino nell'Istituto, ma significa che riconoscono il valore della Resistenza».
Maurizio Zangarini è il presidente dell'Istituto storico per la Resistenza: «Prendiamo atto della nomina - dice - trovando che sia quantomeno di dubbio gusto. Vedremo quando, a settembre, riprenderemo i lavori. Alcuni membri del direttivo trovano che questi soci siano "irricevibili". Io invito i cittadini che sono consapevoli di quanto sta avvenendo ad iscriversi e partecipare alle attività dell'Istituto».
tratto da Il Manifesto, 21 luglio 2007
giovedì 19 luglio 2007
Calipari, i colpevoli siamo noi
tratto da Il Manifesto, 18.07.2007
mercoledì 18 luglio 2007
Prima seduta del C.N.S.U.
Il giorno dopo ha vuto luogo l'elezione del Presidente del C.N.S.U., purtroppo un giovanissimo studente ciellino (i ciellini con Forza Italia a Università Europea hanno la maggioranza) che, in seguito alle nostri (a loro avviso "inaccettabili") richieste di illustrarci i suoi intenti per questo mandato del C.N.S.U., ha spiegato che pensa sia importante "il discorso sulle borse di studio che non tutti gli studenti che ce l'hanno", riprendendo in maniera fortemente confusionaria, e svelando così una scarsa conoscenza dei contenuti, le questioni esposte dai noi al Ministro il giorno prima.
"Ministro,
dall’anno prossimo io, come la quasi totalità degli studenti in Italia, dovrò pagare circa 100 euro in più per iscrivermi all’Università che sto frequentando. Il costo del Diritto allo Studio sta raggiungendo livelli troppo elevati e questo aumento non è più accettabile. Ricordandole che gli enti locali come Regione e Comune non prevedono una categoria di studente universitario come categoria da tutelare, e che la Finanziaria 2007 prevede per il 2008 ulteriori tagli sostanziali sia agli Atenei che al Diritto allo Studio per le borse e l’edilizia universitaria, le chiedo di fare l’impossibile perché le entrate del trimestrale di cassa possano in buona parte essere investite nel mondo universitario, che, per i pochi che lo ricordano, rimane ancora la causa ultima del progresso del Paese."
La canzone del Maggio
se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora che tutto sia come prima
perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.