domenica 9 dicembre 2007

Giochi di prestigio.


"Prima c'era... ora non c'è più!". E, come in un gioco di prestigio, i documenti della commissione che si è riunita per stilare i test d'ammissione per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia prima c'erano, ora "sono stati cancellati", e a questo punto anche la stessa commissione, vista la mancanza di documentazione, se prima eravamo convinti che si fosse riunita ora non lo siamo più.
Ora come ora non possiamo fare altro che aspettare l'udienza del Tar, la quale è stata fissata per il 20 Dicembre per permettere di impugnare il decreto "blocca contenziosi" che il Ministro ha firmato quattro giorni prima dell'udienza del 29 Novembre.

lunedì 3 dicembre 2007

La bolla di componenda

La «componenda» è un accordo, un compromesso, una transazione tra le parti, un patto tra poteri occulti. E la bolla di componenda era un’indulgenza che il clero della Sicilia ottocentesca metteva in vendita ad uso di ladri e malfattori.

Non so perchè ma quando ho letto il D.M. del 22 Novembre firmato dal Ministro Mussi mi è venuto in mente il libro di Camilleri "La bolla di componenda", come un tacito accordo che ha portato il Ministro a firmare un decreto sui test di Medicina proprio a 4 giorni dall'udienza del Tar, come se glielo avesse consigliato qualcuno.

Riporto qui di seguito il Comunicato Stampa dell'UdU proprio in merito a questa vicenda e la lettera che l'avv. Michele Bonetti ha scritto a tutti i ricorrenti per i quali porta avanti il ricorso collettivo.



"
In 29 Novembre si è tenuta udienza dinanzi al Tar del Lazio, e a seguito dell’emanazione di un penalizzante decreto ministeriale a soli quattro giorni dall’udienza, il collegio giudicante della III bis ha rinviato al fine di consentire l’impugnazione del decreto stesso da parte dell’Udu: l’udienza si svolgerà il 20 dicembre. L’emanazione di un nuovo decreto, che fra l’altro non è ancora stato reso pubblico, e la mancanza di trasparenza riscontrata nell’iter dei lavori della commissione che ha redatto i quesiti ci inducono a pensare che da parte del Miur manchi ad oggi la volontà di agire nel rispetto dei principi di buona amministrazione.

Peraltro una perizia firmata da quattro esperti testimonia che non solo i due quesiti annullati dal ministero siano stati formulati in maniera errata, bensì oltre venti quesiti presentano inesattezze nella formulazione o dubbi sulla possibilità di fornire come risposta corretta una o solo una delle risposte così come previsto dal Ministero. Sempre sul fronte penale sono state portate all’attenzione della Procura della Repubblica ulteriori irregolarità relative ad un concorso di laurea triennale della facoltà di Medicina e Chirurgia di un Ateneo laziale, alla quale sono legati sospetti di manomissioni: i primi 50 elaborati riportano percentuali altissime di correzioni sui quesiti proposti.

In casi particolari si superano addirittura 40 correzioni da cui scaturiscono risposte esatte."

Di seguito una lettera esplicativa da parte dell'Avvocato Michele Bonetti

A tutti i non ammessi al corso di laurea in medicina e chirurgia e ai corsi di accesso programmato:

"Cari ragazzi,

ieri si è svolta la tanto attesa udienza del ricorso cui avete preso parte, ritengo, dunque, doveroso comunicarVi personalmente che il Tar Lazio ha rinviato l'udienza al 20 dicembre p.v. onde consentirci d'impugnare il decreto emesso dal MIUR e la documentazione sopravvenuta e di origine ministeriale depositata in udienza.

Come noto, infatti, la settimana scorsa il Ministro Mussi ha emanato un decreto che, secondo le sue intenzioni, avrebbe lo scopo di “confermare” gli atti del procedimento relativo alla sottrazione dei due quesiti errati dal novero delle domande utili ai fine del calcolo del punteggio e di “porre fine” ai numerosi contenziosi pendenti dinnanzi ai TAR legittimando la procedura sino ad oggi posta in essere.

Tuttavia questo tentativo, da parte del Ministero, di sanare gli errori commessi relativamente al fatto che le due domande siano state ritirate di fatto ma senza alcun decreto che lo stabilisse (come sapete l'attività della Pubblica Amministrazione deve procedere per atti) non chiude assolutamente la partita ma rende ancor più dura la nostra battaglia per i seguenti motivi:

1) è davvero dubbio che un decreto ex post possa sanare retroattivamente degli errori... (resta fermo il dato relativo alla somministrazione di un elaborato formulato complessivamente in maniera erronea).

2) il nostro ricorso non si basa solo su i due quisiti errati ma su altri numerosi vizi procedurali e sostanziali; nonché su una articolatissima perizia elaborata da qualificati docenti universitari che contestano numerosi altri quesiti dell' elaborato sottopostoVi e più in generale l'attitudine stessa del test a selezionare i migliori.

3) questa mossa è la prova che temono che tutti i ricorrenti entrino.....e vi assicuriamo che la frase "con questo decreto si pone fine al contenzioso amministrativo" è davvero priva di senso. Un decreto ministeriale non può influire su un potere autonomo quale è quello della Magistratura. In sostanza, l’emanazione di un nuovo decreto, che mira a cambiare in corsa le regole del gioco a soli quattro giorni dalla udienza del ricorso collettivo nazionale, non fermerà l’azione legale dell’UDU diretta su più piani, anche di rilevanza penale.

La battaglia dell’UDU non è finalizzata solo a tutelare principi di buona amministrazione, quali trasparenza, legalità e parità di trattamento nei concorsi di accesso all’università, ma anche e soprattutto principi di libertà individuali, basilari in uno Stato di diritto, ovvero la libertà di autodeterminazione del singolo che si concretizza anche nella libertà di esplicazione e sviluppo della propria personalità, nella libertà di scelta del proprio futuro, dei propri studi e della professione del domani. Aiuti illegittimi, disparità di trattamento, presunte alterazione e manomissioni degli elaborati della prova dell’anno accademico 2007/2008 rappresentano solo una parte degli strumenti attraverso i quali il sistema da anni preserva se stesso. Ciò chiaramente impedisce il libero accesso alle professioni a giovani capaci che potrebbero essere risorse preziose per il Paese, e favorisce un nepotismo e clientelarismo radicato anche nel mondo universitario. La nostra azione è guidata dagli stessi dettami costituzionali che prescrivono ancora testualmente che “la scuola è aperta a tutti” che “l’arte e la scienza sono ancora libere e libere ne è l’insegnamento”, dal cercare di far rispettare ovunque e comunque i principi fondamentali del nostro ordinamento, ma anche i nostri diritti e doveri.

Oggi invece, apprendiamo che i nostri diritti e i principi di legalità e di trasparenza sono stati violati, e che ad esserne veramente lesi non sono i circa 2500 ricorrenti o l’Udu, ma è la stessa società italiana. La prova di medicina 2007 – 2008 ha presentato molte irregolarità e violazioni penali, ed oltre a presentarsi con quesiti errati, mal formulati e in parte sbagliati, vi è stato l’annullamento di due quesiti; i ricorrenti, ed in particolare quelli di formazione scientifica, hanno riflettuto, pensato e risposto su questi due quesiti sbagliati, perdendo e spendendo del tempo in maniera indirettamente proporzionale alla propria preparazione, e in molti casi rispondendo esattamente e non vedendosi attribuire un punteggio utile che avrebbe stravolto gli ingressi e le graduatorie. Sentivo, dunque, il bisogno di comunicare con Voi e, in generale, con tutti i ragazzi non ammessi al corso di laurea in oggetto.

Noi tutti, l’U.d.u., lo scrivente ed i miei collaboratori impugneremo questo ulteriore decreto con lo stesso spirito che fino ad ora ha animato il nostro operato al servizio dell'UDU e di tutti Voi: la certezza che il nostro lavoro permetterà al Paese di avvalersi di medici davvero motivati e competenti. Le previsioni di successo di un'azione legale sono mutevoli e in realtà non prevedibili, ma l’unica cosa certa è che andremo fino in fondo con il massimo impegno, e, consentitemi di dirlo, lasciamo alle Università la logica da quiz dei numeri e diamoci da fare con i fatti. Certo che comprendiate che la impossibilità di parlare a tutti voi individualmente è stata dettata unicamente dalla volontà di concentrarmi al meglio sul lavoro da svolgere e pertanto tramite l’Udu rappresenteremo tutte le novità sul nostro sito mediante formali comunicati.

Vi saluto e mi rimetto al lavoro rimanendo a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.( avvocato@udu.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo ) Michele."



venerdì 23 novembre 2007

VITTORIA SULLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI MEDICINA!!!

A seguito delle nuomerose contestazioni Mussi è tornato sui suoi passi per quanto riguarda il bando di concorso per l'ammissione alle scuole di specializzazione in Medicina. Con tre decreti il Ministro ha anticipato l'esame di abilitazione alla professione medica dal 15 al 6 Febbraio, ha disposto che l'avvio delle scuole di specializzazione sarà per il 10 Marzo e che l'esame di ammissione a queste sarà in una data che sarà a cavallo tra le altre due.

Si ringraziano tutti quelli che hanno condiviso e portato avanti questa battaglia che ha significato molto per i circa 7.000 posti di specializzazione in medicina assegnati ogni anno. Allego di seguito una lettera indirizzata ai Presidenti dei corsi di laurea in medicina (si sono riuniti insieme ai presidi delle facoltà di medicina il 21 a Roma) che ho scritto ed inviato insieme al mio gruppo al CNSU questo lunedì, in vista della Conferenza dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia che si teneva unitamente a quella dei Presidi delle Facoltà di Medicina.

Clicca qui per leggere la lettera.

venerdì 16 novembre 2007

Mussi e il bando per le specializzazioni di Medicina.

Il Ministro Mussi sembra intenzionato a firmare il Decreto Ministeriale per l’emanazione del bando di concorso per le scuole di specializzazione in Medicina e Chirurgia per l’a.a. 2007-2008, con esame che si terrebbe a fine Gennaio 2008.
In questo modo verrebbero esclusi dal concorso tutti i laureati nelle sessioni di Luglio e Ottobre 2007, in quanto possono conseguire l'abilitazione professionale necessaria per accedere al concorso, soltanto nel mese di Febbraio 2008.

Questa scelta porterà inoltre a una situazione di confusione analoga a quella che si è verificata con lo scorso concorso, quando i laureati di marzo, cercando di approfittare dell’ormai consueto ritardo nell’uscita del bando, hanno presentato numerosi ricorsi per poter partecipare al concorso pur non essendo ancora abilitati vedendosi ugualmente esclusi dalle graduatorie finali.
Il concorso a Gennaio 2008 rischia inoltre di aumentare i posti vacanti in alcune scuole, dal momento che i candidati partecipanti sarebbero in numero inferiore rispetto ai posti disponibili.

E' assolutamente necessario un tempestivo intervento del Ministro che individui i tempi più giusti per l’uscita del bando, in modo da recuperare i notevoli ritardi accumulati, ma ciò non può prescindere dal tenere in considerazione il calendario delle sessioni di laurea e degli esami di abilitazione.

Sono intervenuto al Ministero discutendone prima con la segreteria del Ministro e lavorando poi in CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) con il rappresentante degli specializzandi Di Lorenzo, stilando un documento per cui poi ho chiesto e ottenuto l’unanimità al momento dell’approvazione del Consiglio. Il documento chiede di collocare l’esame per l’accesso alle scuole di specializzazione nel mese di Marzo 2008 permettendo così la partecipazione anche ai laureati delle sessioni di luglio e ottobre 2007.
Il CNSU ha inoltre chiesto un incontro urgente con il ministro Mussi.

Ora, però, pare che Mussi sia l'unico ad essere convinto della correttezza di fare l'esame d'ammissione alle specializzazioni a fine Gennaio e la discussione ora è in mano alle dirigenze nazionali della Federspecializzandi e dell'Unione degli Universitari che stanno cercando di far capire l'assurdità di questa scelta al Ministro.

Clicca qui per firmare la petizione on-line.

giovedì 25 ottobre 2007

Consiglio Studentesco: NO all'esonero dalle tasse alle matricole!!

E' stato un Consiglio Studentesco, quello tenutosi il 24 del corrente mese, che se prima si presupponeva abbastanza snello di contenuti, si è poi verificato esserne pieno.
Punti cruciali sono stati quelli che affrontavano l'esonero dal pagamento delle rate per gli studenti che si immatricolavano quest'anno e avevano percepito un punteggio all'esame di Stato di 100 e lode su 100, oltrechè la situazione degli stidenti del V.O. e una l'espulsione dallo studentato di alcune studentesse. Sul primo punto si è verificata una quantomai inusuale concordia tra il Gulliver e Azione Universitaria sul documento che ho personalmente scritto e portato in Consiglio. Le motivazioni sono diverse ma le ho ben espresse nel documento. La cosa più rilevante su cui le due liste si sono trovate concorde è stata la parte del documento in cui si denuncia la poca considerazione dell'aumento delle tasse di quest'anno che avrebbe invece docuto essere una valida motivazione per astenersi da adottare strumenti pubblicitari improntate sulle tasse stesse. Student Office, oltre a pronunciarsi favorevole in Consiglio di Amministrazione al momento della delibera dell'esonero e a mettere manifesti nell'ateneo dove si elogia l'Università per il provvedimento, ha anche votato contro il mio documento.
Abbiamo poi trattato il tema delicato di alcune studentesse che hanno ricevuto la notifica dell'obbligo di sgomberare la casa nello studentato assegnatole per aver ospitato alcuni studenti sempre beneficiari ma ai quali mancavano ancora i servizi essenziali nelle loro stanze. Provvedimento che abbiamo ritenuto contestabile vista l'incuria degli studentati da parte degli studenti e dell'ERSU. Il documento l'ha presentato il responsabile Diritto allo Studio del Gulliver Matteo Palmucci, già membro del CdA dell'ERSU.
Infine l'ultimo dei temi forti trattati in questa seduta è stata la scarsa considerazione in cui stanno gravando gli studenti del Vecchio Ordinamento. Spesso senza dispense e senza appelli d'esame per semplici "dimenticanze" dei professori, questi studenti stanno vivendo una condizione di emarginati dalle strutture universitarie che è iniziato con il passaggio al 509/99 (le nuove classi di laurea e il 3+2) e che li sta sempre più relegando ai margini del sistema universitario, come del resto succede con gli studenti delle sedi decentrate che abbiamo denunciato più volte essere considerati degli studenti di serie B per l'amministrazione. Ecco il documento che ho preparato personalmente e che, come gli altri riportati in questo post, sono passati, alcuni a maggioranza, come il caso del documento che riguardava le matricole, altri all'unanimità come quest'ultimo.
Degno di nota di demerito la decisione dello Student Office di ritirare un interessante documento che chiedeva di rallentare i lavori della applicazione delle nuove classi di laurea per una migliore applicazione che non desse modo di far finire il tutto in una frettolosa spartizione di cattedre. Il documento è stato ritirato perchè il Gulliver anche nella mia persona aveva chiesto di togliere un paragrafo inutile che elogiava l'università, gli studenti e i professori. Ritenendolo futile, se non in controsenso, ho chiesto che fosse tolto il paragrafo ma loro, accortisi che avevamo la maggioranza per fargli togliere le righe in questione, hanno deciso di ritirare l'intero documento. Pensandoci poi con calma mi è venuto alla mente che anche le linee guida ministeriali per l'applicazione delle nuove classi di laurea parlano di tempistiche il più lente possibile per studiare al meglio l'applicazione dei nuovi corsi di laurea, e avevo interpretato quella nota, vista l'assurdità in cui versano quelle linee guida, in una giustificazione del tempo necessario per spartirsi le cattedre, cosa purtroppo consueta in queste fasi di ricostruzione dei corsi. Non so perchè ma quella nota, evidentemente inserita per dare modo ai baroni di avere tutto il tempo per gestirsi le cattedre, mi è sembrata mossa dallo stesso spirito del documento dello Student Office, perchè ritirare un documento per 5 righe che uscivano dal tema centrale farebbe pensare che quel documento è stato richiesto da qualcun altro in realtà e nella sua totalità. Mah, ... qualcuno un giorno ci illuminerà... o forse dovrò cercare la risposta nelle sacre scritture...

mercoledì 10 ottobre 2007

Ernesto Rafael Guevara De la Serna 14 giugno 1928, 9 ottobre 1967


"Mi fermo un istante nella mia lotta quotidiana per chinare la testa, con rispetto e gratitudine, davanti all'eccezionale combattente che cadde un 8 ottobre di 40 anni fa. Per l'esempio che ci ha lasciato con la sua Columna invasora che attraversò il terreni pantanosi al sud delle antiche province di Oriente e Camagüey inseguito dalle forze nemiche, liberatore della città di Santa Clara, creatore del lavoro volontario, protagonista di onorevoli missioni politiche all'estero, messaggero dell' internazionalismo militante nell'est del Congo e in Bolivia, seminatore di coscienze nella nostra America e nel mondo. Lo ringrazio per quello che cercò di fare e non poté fare nel suo paese natale, perché fu come un fiore strappato prematuramente dal suo stelo.
Ci ha lasciato il suo stile inconfondibile di scrivere, con eleganza, brevità e sincerità, ogni dettaglio di quello che gli passava per la mente. Era un predestinato, ma non lo sapeva.
Combatté con noi e per noi."

Fidel Alejandro Castro Ruz

venerdì 5 ottobre 2007

II seduta del CNSU - 2/3 Ottobre

Il 2 e il 3 di questo mese si è riunito il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
I punti salienti di questa seduta sono stati:
- l'elezione dell'Ufficio di Presidenza, ovvero un organo che esegue le funzioni di direzione delle sedute, al cui interno sono stato eletto con le esclusive preferenze del gruppo "UdU - Studenti di Sinistra";
- la definizione dei gruppi e dei loro componenti, che ha visto la particolare unione degli eletti nelle file dell'Unicentro (Udc) con l'unico eletto di Studenti per le Libertà (Forza Italia) e i restanti di Azione Universitaria (AN) in un unico gruppo definitosi "Centro-destra universitario", per il resto nulla è cambiato, Student Office-Ateneo Studenti rimane in 10 definendosi "Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio" (io aggiungerei "...privatizzato" ma qui entriamo nel merito delle loro posizioni...) e il nostro gruppo rimane identico nei nomi e nella composizione. Particolare nota è la non aggregazione degli eletti della Confederazione degli Studenti (Verdi) in qualche gruppo di destra o di cl, la qual cosa, essendo loro solo in due, rischia di escluderli di fatto dalla partecipazione alle commissioni per la quale è necessaria l'appartenenza ad un gruppo composto da almeno 4 componenti.
Infine tra le varie ed eventuali si è finalmente riusciti a parlare di Università, trattando due argomenti importanti. Il primo riguardava un documento del Ministero delle Finanze che parla dell'innalzamento del limite della contribuzione studentesca (le tasse universitarie), calcolata sui fondi di finanziamento statali agli Atenei, dal 20% al 25%. La questione, sollevata dal consigliere Mereu del nostro gruppo, ha visto la condivisione di un documento di richiesta urgente di chiarimenti al Ministro per capire le sue posizioni a riguardo. La seconda questione ha riguardato il problema dei test di ammissione di Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria. Su richiesta di presa di posizione da parte del Consiglio Studentesco di Brescia, il consigliere Esposto ha presentato il documento di Brescia chiedendo che almeno in quella sede venisse presa una posizione. E' quindi seguita una commissione che ha redatto un documento di posizione e di critica nei confronti della mala gestione del Ministro di questa vicenda.

P.S. Per precisione mi preme far notare che nel documento sui test, al punto 5 le parole "le Facoltà" sono state sostituite con "tali corsi di laurea".

venerdì 21 settembre 2007

ABBONAMENTO CONEROBUS: 70 € ...con Gulliver!!

Il 5 ottobre il Consiglio di amministrazione dell'Università Politecnica delle Marche approverà l'accordo di convenzione tra UNIVPM e Conerobus per l'erogazione a tutti gli studenti universitari he ne facciano richiesta di un abbonamento di 7 mesi "spalmabili" su 12 al costo di 140 €. Significa che al momento della sottoscrizione dell'abbonamento speciale dovrete fare un vero e proprio piano di abbonamento in cui prevedete i mesi di utilizzo dell'abbonamento nell'ordine di 3 blocchi di mensilità (ad es. dal 10 ottobre al 10 gennaio, dal 20 febbraio al 20 maggio e dal 1° settembre al 1° ottobre) in maniera da ottimizzare il suo utilizzo.



ATTENZIONE!!! STIAMO CERCANDO DI OTTENERE CHE IL

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERI CHE 70 € SIANO SOSTENUTI DALL'ATENEO, COSI'

IL COSTO DI OGNI ABBONAMENTO SCENDERA' A SOLI 70 € !!!!!!



Vi suggeriamo quindi di andare avanti per qualche giorno con i biglietti e aspettare l'apertura della campagna abbonamenti nelle modalità concordate tra UNIVPM e Conerobus.


Devo ringraziare doverosamente il compagno Matteo Palmucci che mi ha aiutato a portare avanti questo battaglia per l'abbonamento "spalmabile" a prezzo ridotto. Insieme a lui, infatti, abbiamo contrattato con la Conerobus per capire in che modalità avremmo potuto agire, abbiamo formulato questa pèroposta a riunione con tutti i compagni del Gulliver, abbiamo difeso questa proposta di abbonamento in Consiglio Studentesco dagli attacchi di Student Office e da Azione Universitaria, che a quanto ne dicano sono documentati dai verbali, abbiamo contrattato seduti a un tavolo insieme al Rettore Pacetti con il Presidente della Conerobus e il suo Direttore, e infine abbiamo spinto tutta l'estate perchè si accellerassero i tempi di stipula formale della convenzione "Univpm-Conerobus" che a quanto pareva si stavano eccessivamente dilungando. Grazie davvero, a Matteo, al Gulliver e a tutti gli studenti che ci votano per questo lavoro.

mercoledì 19 settembre 2007

A dama con il futuro degli studenti.

Giornata intensa quella di lunedì 17 per continuare la battaglia per l'annullamento delle prove di medicina. Nella prima mattinata una diretta radio su RadioStudio24 e in tarda mattinata un Consiglio Studentesco che ho convocato con un unico punto all'OdG: "Problematiche relative ai test di ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria".Di seguito la registrazione dell'intervista e il documento che ho portato in Consiglio e che è stato approvato.

Ascolta la registrazione




AL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ON. FABIO MUSSI



AL MAGNIFICO RETTORE
DELL’UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE
PROF. MARCO PACETTI





OGGETTO: problematiche relative ai test d’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria.

Alla luce dei due errori presenti nel test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, della presunta presenza di ulteriori errori nello stesso test e nel test di ammissione al corso di laurea in Odontoiatria e del sistema di tangenti che ha viziato quest’ultimo, il Consiglio Studentesco dell’Università Politecnica delle Marche ritiene che i test in oggetto non possano non essere invalidati.
Si ritiene, infatti, che anche la presenza di un solo errore sia motivo sufficiente per causare l’invalidità del test come avviene per qualsiasi concorso pubblico. Non si comprende, per questo, la scelta del Ministro di non bloccare la pubblicazione dei risultati del test al momento della avvenuta presa di coscienza della presenza di due errori nel test di Medicina e Chirurgia, nonostante ci fossero ancora notevoli margini di tempo per farlo. Questa decisione, difatti, ha stroncato le possibilità di una discussione nel merito dell’annullabilità o meno delle prove costringendo il Ministero a ritenerle valide.
Si ritiene questa una decisione che non tiene conto della posta in gioco di questa triste vicenda, il diritto allo studio di più di 63.000 studenti.
La decisione di ritenere valide le prove nonostante gli errori presenti ed il sistema di tangenti, le cui conseguenze sui risultati dei test non possono essere risolti con l’esclusione degli studenti indagati, non sono motivo valido per questo organo per non chiedere che vangano invalidate le prove, poiché i risultati di queste non possono non aver risentito ampiamente dei diversi vizi presenti.
Si ritiene, quindi, che l’unica via percorribile per garantire il superamento di questa situazione sia l’annullamento del test e la ripetizione con un innalzamento, per quel che riguarda l’Ateneo dorico, del numero di posti pari al doppio dell’attuale, da 130 a 260 per Medicina e Chirurgia e da 24 a 48 per Odontoiatria, e con un paradossale straordinario dispiego di forze dell’ordine durante lo svolgimento del test.
E’ evidente come la decisione di convalidare i test considerando solo le domande corrette non sia una decisione condivisibile, come è altrettanto evidente che una eventuale ripetizione del test sarebbe fattibile solo in condizioni di legalità difficilmente realizzabili.
Si ritiene, quindi, assolutamente urgente, oltre all’annullamento del test, una rivisitazione dei meccanismi di selezione nel sistema universitario, attualmente inefficaci nella valutazione dei capaci e meritevoli, il cui processo non può prescindere da una profonda discussione con la parte sociale interessata, gli studenti.

Ancona, lì 17.09.2007


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO STUDENTESCO
sig. Giorgio Paterna

venerdì 14 settembre 2007

Appello per la manifestazione di Martedì 18

L'Unione degli Universitari lancia un appello per l'adesione alla manifestazione del 18 settembre davanti al Ministero dell'Università per chiedere l'annullamento dei test di Medicina in tutta Italia.


Per il Libero Accesso ai Saperi, contro ogni numero chiuso!

Il caos scoppiato in questi giorni sullo svolgimento dei test d’ingresso a Medicina e Chirurgia testimonia come il sistema dei quiz per “selezionare” l’ingresso all’Università è fallimentare e va superato: due domande formalmente annullate dal MIUR, migliaia di segnalazioni su otto altri quesiti che potrebbero risultare inesatti, segnalazioni ai giornali di brogli ed anomalie, indagini della magistratura su una vera e propria associazione a delinquere ai danni degli studenti e delle loro aspirazioni.

Le Studentesse e gli Studenti denunciano una situazione di totale illegalità e negazione del diritto allo studio: per questo chiediamo con forza l'annullamento del test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia svoltosi il 4 settembre!

Le barriere formali e sostanziali all'accesso all'università sono sempre più rigide, come Studentesse e Studenti dobbiamo lottare fortemente per garantire a tutte e tutti il libero accesso “ai gradi più alti dell'istruzione” - così come previsto dall'Art. 34 della nostra Costituzione - e per rivendicare il diritto all'autodeterminazione, all'autonomia sociale dello studente dalle condizioni materiali e culturali proprie e della propria famiglia e il diritto al pieno sviluppo della propria personalità, sancito dall'Art. 3 della Costituzione.

Nel nostro paese c'è ancora una relazione diretta tra il titolo di studio dei genitori e quello dei figli, indice di una forte rigidità sociale a cui né la scuola né l'università sono riuscite a dare risposta.
Per questo ci opponiamo a qualsiasi meccanismo di selezione all'accesso a tutti i corsi di laurea, ancorché basati sulle votazioni riportate nel ciclo secondario superiore o su test sbagliati e senza alcuna relazione con il corso di laurea al quale si vuole accedere: lo studente deve essere valutato solo in base al suo percorso universitario, senza precludere a nessuno la possibilità di formarsi!

Le Direttive europee in materia prevedono per i corsi della 264/99 (medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, architettura, scienza della formazione primaria e le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario) soltanto il conseguimento di elevati standards qualitativi della formazione e non forme di programmazione degli iscritti.
La legge n. 264/99, lasciando i margini per una diffusione indiscriminata del numero chiuso, limita fortemente il libero accesso al sapere e discrimina gli studenti sulla base delle competenze iniziali.
E’ una legge che va abolita anche perché esplicita sostanzialmente la scarsa volontà di investire sul sistema universitario. Nella società della conoscenza diventa fondamentale per lo sviluppo di un paese la capacità di produrre nuovi saperi e di diffonderli il più possibile, attraverso un sistema universitario di qualità e di massa che sappia coniugare attività di didattica e ricerca di alto livello: sono necessari quindi, da un lato, finanziamenti adeguati alla maggiore richiesta di formazione che viene dalle giovani generazioni e, dall’altro, l’eliminazione di tutte le barriere formali e sostanziali all’accesso ai saperi.

Chiediamo con forza al Ministro dell'Università l'abrogazione della 264/99,
l'aumento dei finanziamenti per didattica, ricerca e diritto allo studio e
un nuovo patto per l'Accesso e la Legalità negli atenei da proporre subito al Parlamento!

Chiediamo a tutte le Studentesse e gli Studenti di aderire e partecipare numerosi
alla Manifestazione Nazionale di Martedì 18 settembre ore 14:00 al Ministero dell'Università.

L'Unione degli Universitari


Sottoscrivi l'appello!!

Tutte le adesioni

Per info e adesioni:

fuori Marche 06-45422518 nonumerochiuso@udu.it
dalle Marche g.paterna@gmail.com

mercoledì 12 settembre 2007

Martedì 18 ore 14, andiamoglielo a dire !!

Il caos scoppiato in questi giorni sullo svolgimento dei test d’ingresso a Medicina e Chirurgia testimonia come il sistema dei quiz per “selezionare” l’ingresso all’Università è fallimentare e va superato.
Lettera al Presidente della Repubblica

L'UdU, in tutta Italia, e il Gulliver, nell'Ateneo di Ancona, in questi giorni stanno promuovendo un ricorso collettivo nazionale, rivolto a tutti i ragazzi che hanno partecipato al test di ammissione nelle varie facoltà di medicina e chirurgia, avente lo scopo di far dichiarare l'annullamento della prova svoltasi il 4 settembre scorso. Per partecipare leggi cosa fare su www.udu.it o scrivi ad avvocato@udu.it Il Ministero dell’Università deve reagire! Il test del 4 settembre và annullato, e il Ministro deve concordare con gli studenti un “patto” su una nuova legge che superi l’attuale meccanismo di programmazione degli accessi.

Per questo abbiamo convocato una manifestazione davanti al Ministero dell’Università, in piazzale Kennedy a Roma per martedì 18 settembre alle ore 14 .

Per info : dalle Marche g.paterna@gmail.it
da fuori Marche 06-45422518 - nonumerochiuso@udu.it

Passaparola !!!! sono in gioco i tuoi diritti

Ricorso collettivo: partono le adesioni !!

Parte la campagna di adesioni per l'azione collettiva che mira ad annullare i test di medicina!!!Per partecipare all'azione è necessario compilare i moduli che trovate di seguito ed inviarli entro e non oltre il 22 Settembre (farà fede il timbro postale) compilati in ogni sua parte all'indirizzo che trovate nel modulo di adesione.

per ulteriori informazioni: avvocato@udu.itnonumerochiuso@udu.it 06-45422518.


Scarica i moduli!!

Ricordatevi di inviare

Procura alle Liti(allegata al modulo) sottoscritta in originale

Fotocopia di un documento di identità in corso di validità
Fotocopia del codice fiscale
Indicazione scritta dell'Università e della Facoltà presso la quale si è sostenuto il test di ammissione
Copia della domanda di iscrizione al test.(se smarrita basta una auto certificazione)

Copia della ricevuta di pagamento (tramite bonifico bancario) del contributo per la campagna dell'importo minimo di 10 euro

Conto N. 0000049155
Presso: Banca Popolare di Milano
Intestazione: Unione degli Universitari
ABI:05584 CAB:03200 CIN:Q

Tutti i materiali vanno inviati a:

Comitato NONUMEROCHIUSO
Via G.B. Morgagni 27 - 00161 ROMA


NB: Il contributo economico richiesto agli studenti sarà utilizzato per sostenere i costi relativi all'azione legale collettiva.

giovedì 6 settembre 2007

Test d'ingresso a Medicina: pronti al ricorso.

Nel test d'ingresso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia svoltosi ieri si è verificato l'inimmaginabile. Due domande su 80, precisamente la numero 71 e la 79 erano senza risposta... da sempre diciamo che i test di selezione sono ridicoli, quest'anno abbiamo la prova della superficialità con cui vengon fatti...
Alla prova di ieri hanno partecipato 70.000 studenti per 7.000 posti disponibili nelle 37 sedi in Italia. Noi riteniamo che quell'errore sia ingiustificabile, che la causa dell'esclusione di 63.000 studenti questa volta per molti di loro è da ricercarsi in un errore del Cineca e che questo sia inammissibile.
Se già sono fortemente dubbioso sulla correttezza del numero chiuso anche a Medicina, perchè è empiricamente dimostrato che non è stato mai uno strumento efficace per selezionare i capaci e meritevoli (e quando si parla del futuro di una persona riteniamo sia inaccettabile affidarsi a metodi dimostratisi inefficaci), questa situazione raggiunge l'apice della incomprensione.
Per questo insieme all'Unione degli Universitari stiamo chiedendo l'annullamento del test, in caso contrario presenteremo con l'Udu un ricorso collettivo al Tar del Lazio. E' però necessario, per fare questo, che chi ha subito l'ingiustizia di fare un test falsato, non lasci che l'ingiustizia compia il suo corso e che quindi venga escluso dall'accesso all'Università, ma che si faccia avanti, perchè il suo futuro non sia influenzato così pesantemente da errori altrui.
Per informazioni sui ricorsi telefonate allo 06-45422518 o scrivete all'indirzzo e-mail: avvocato@udu.it.

mercoledì 5 settembre 2007

Numero chiuso: parte la campagna 2007

In questi giorni si stanno svolgendo i test che sbarrano l’accesso all’università in migliaia di corsi di laurea a decine di migliaia di studenti. Anche quest’anno l’Unione degli Universitari rilancia la sua campagna contro il numero chiuso, per il libero accesso all’università. L’Udu con La campagna 2007 oltre a promuovere ricorsi al Tar per cercare di far entrare il maggior numero di studenti esclusi dalla roulette dei test, e per combattere le illegalità diffuse che si verificano durante lo svolgimento dei test, pruoverà una raccoltà di firme per la promozione di una legge con l’obbiettivo di eliminare ogni barriera all’accesso all’università. Per qualsiasi informazioni sui ricorsi, sulle iniziative sui territori o per segnalare casi di illegalità durante lo svolgimento dei test contattateci allo 06-45422518 o scrivete all’indirzzo e-mail:

nonumerochiuso@udu.it;

avvocato@udu.it

giovedì 23 agosto 2007

Affitti a universitari... parte I: il delirio di CL e Destra Universitaria

Circa una settimana fa un giornalista de Il Resto del Carlino di Ancona ha cercato informazioni e chiarimenti alla nostra lista di rappresentanza studentesca "Gulliver-Sinistra Universitaria" sugli affitti agli universitari, dicendoci che stava portando avanti una inchiesta. Ben volentieri gli ho risposto alle domande che faceva, anche se ha evidentemente travisato alcune informazioni che gli ho dato (150 euro non è più sufficiente per una doppia, per una camera singola è letteralmente impossibile). Il giornalista ha giustamente voluto sentire anche le altre campane, cioè le associazioni di destra e di CL. La prima ha portato una posizione che oramai rivendica da anni e che ancora ritiene possibile, ovvero la suddivisione delle graduatorie per gli alloggi ersu in una parte per i comunitari e una per gli extra-comunitari (altre volte parlavano addirittura di italiani e stranieri). L'altra ha rivendicato un contatto costante con gli universitari che cercano alloggio nel fornire consulenza per valutare le varie offerte.
Alla luce di queste considerazioni, la cosa che mi rattrista di più è vedere due liste che si proclamano serie e operative nell'esclusivo bene degli studenti da un lato chiedere cose la cui competenza non spetta di certo all'ente regionale per il diritto allo studio universitario (che è solo un ente strumentale), cosa che un buon rappresentante degli studenti sa perchè sono le conoscenze basilari per comprendere le dinamiche del diritto allo studio regionale, dall'altra rivendicare un contatto con gli studenti che non solo non c'è durante tutto l'anno accademico, salvo periodi elettorali, ma di certo non può esserci in questo periodo a ridosso dell'autunno quando una associazione composta esclusivamente di universitari fuorisede (del sud delle marche per la precisione, dove c'è una maggiore tradizione cattolica) non frequenta di certo la città universitaria anconetana, tra l'altro dal costo della vita molto più alto rispetto al sud delle marche.
Comunque per chi non avesse letto l'articolo lo trovate al seguente indirizzo:
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/ancona/2007/08/21/31828-stanza_sfiorano_euro.shtml

martedì 14 agosto 2007

Caruso, il disobbediente istituzionale

Ecco cosa scrive il giornalista Alessandro Braga su Il Manifesto del 12 Agosto.
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CARUSO GIOCA D'ANTICIPO E SI AUTOSOSPENDE
Il deputato no global lascia temporaneamente il gruppo Prc «per porre fine al linciaggio». Treu: «Non mi basta»
Due righe. Secche, essenziali: «In attesa della riunione a settembre del gruppo parlamentare, mi autosospendo dal gruppo di Rifondazione comunista-sinistra europea». Così Francesco Caruso cerca di smorzare le polemiche che gli sono piovute addosso dopo che tre giorni fa aveva definito «assassini» Marco Biagi e Tiziano Treu per le loro leggi sulla precarietà e la riorganizzazione del mondo del lavoro.Aveva già provato a chiedere scusa, cercando di spiegare le ragioni di quelle parole, «devastanti», come le aveva definite lui stesso. Ma non era bastato a frenare le polemiche. E allora, «nella speranza di mettere fine al linciaggio politico» a cui è sottoposto, la decisione di autosospendersi. «Una scelta individuale e personale che ho preso senza consultare nessuno», precisa immediatamente. Versione confermata anche dal capogruppo alla camera di Rifondazione comunista Gennaro Migliore, uno dei più duri nel commentare la sparata del deputato no-global («parole indegne», le aveva definite) che, pur apprezzando il gesto di ieri, considerato «un segno di rispetto prima di tutto nei confronti del suo gruppo, che aveva messo in difficoltà», mantiene il suo «giudizio critico» su Caruso e le sue affermazioni, e ribadisce che la permanenza o meno nel gruppo del Prc sarà decisa a settembre. Ma solo «perché in queste settimane l'attività parlamentare è ferma. Se fossimo stati al lavoro normalmente la decisione si sarebbe presa immediatamente».In ogni caso, l'autosospensione di Caruso toglie almeno in parte dall'imbarazzo Rifondazione comunista, che in questi giorni era stata messa sotto accusa non solo dall'opposizione, ma anche dagli stessi alleati di centrosinistra. Soprattutto nell'ottica di depotenziare la manifestazione del 20 ottobre contro la precarietà. Lo stesso Tiziano Treu, commentando la decisione di Caruso, parla di «una prima misura minima, che però non basta», e si aspetta gesti «più politicamente significativi, soprattutto da Rifondazione». Non dice esplicitamente che i ministri della sinistra alternativa non dovrebbero scendere in piazza, come fa l'Italia dei valori, ma definisce un «segnale politico non buono nell'alleanza» i «continui attacchi fatti all'attuale protocollo e alla mia legge». Manifestazione che, in ogni caso, si farà. Lo precisa Giovanni Russo Spena, presidente dei senatori del Prc, che considera le parole di chi, come Gavino Angius, ha dichiarato che non parteciperà alla manifestazione per non sfilare accanto a Caruso, «del tutto fuori luogo e fortemente sospette di strumentalità». Intanto la destra compatta insiste nel chiedere le dimissioni immediate del deputato no-global. Ma a queste richieste Caruso contrattacca deciso: «Lo farò solo nel momento in cui si degneranno di farlo i 25 parlamentari condannati in via definitiva non per reati di opinione, ma per aver intascato tangenti, corrotto, rubato e abusato del proprio ruolo istituzionale».
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Ora, mi sento di fare qualche piccola considerazione in merito alla faccenda. Dunque, il deputato Caruso siede nei banchi parlamentari della Camera. Lavora quindi nelle istituzioni, riconosce le istituzioni ma rivendica la sua appartenenza ai movimenti disobbedienti. Stanco dell'ennesima occasione mancata del governo di rivedere il mercato del lavoro nell'ottica di risolvere il problema della precarietà, se ne esce dicendo che Treu e Biagi sono stati degli assassini.
Fermo restando che la Legge 30/03 è una estremizzazione della concezione del mercato del lavoro che aveva in mente Biagi, che la il pacchetto Treu è sostanzialmente diverso dalla L.30, e che la Legge 30 resta comunque una porcata che riconosciamo tutti come tale, caro Francesco Caruso, tu sei entrato volutamente dentro le logiche politiche dei piani più alti delle istituzioni italiane, tra l'altro con l'intenzione di rappresentare movimenti che tutto hanno fuorchè l'intenzione di entrare dentro queste logiche che tristemente determinano il governo di un Paese (lo dico con un sincero rispetto verso i movimenti disobbedienti che hanno una chiara linea politica e di mobilitazione che ritengo condivisibile perchè seria e forte espressione di una parte del popolo), quindi riconoscendo le istituzioni stesse. Come ti salta in mente di mettere in imbarazzo un partito, di cui sei rappresentante, che è rimasto uno dei soli due a rivendicare ancora i diritti dei lavoratori precari (che così non difendi di certo) e che sta cercando tramite queste inevitabili logiche politiche (che evidentemente non conosci nonostante ci vivi dentro) di tirare la giacchetta al Governo per ottenere qualcosa in questo senso?
Mi auguro che tu rifletta se il tuo modo di fare politica sia adatto agli ambienti in cui ti trovi , o se non sia meglio tornare nella piazza con i disobbedienti da cui evidentemente hai tanto ancora da imparare.

domenica 12 agosto 2007

Mussi il criptico.

26 Luglio, escono le linee guida per l'applicazione delle nuove classi di laurea... e come la pensa Mussi si capisce sempre di meno.

Se da un lato si propone come oppositore del numero chiuso e a favore dell'Università di massa, dall'altro invita ad utilizzare, come "azioni di miglioramento", "l'adozione di sistemi di accertamento dei requisiti per l'iscrizione ai corsi di studio di secondo livello [...] definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, (ma... attenzione...) ed escludento adozioni di fatto del numero chiuso"(!!??).

Se da una parte "per evitare la parcellizzazione della formazione degli studenti si pone un limite al numero di esami" (20 per la triennale e 12 per la specialistica), dall'altro si leggittima l' "articolazione degli insegnamenti in più moduli", o meglio, "è un obiettivo specifico degli atenei l'introduzione di forme organizzative della didattica più compatte, anche attraverso soluzioni che prevedano una effettiva cooperazione di più docenti su aree di insegnamenti coordinati, con un'unica verifica conclusiva [...]".

Tutto questo il Ministro ha tentato politicamente e vanamente di spiegarcelo al campeggio dell'UdU in un faccia a faccia di un botta e risposta, e il mio intervento è stato teso a sottolineare l'inutilità del braccio di ferro cn la Corte dei Conti per la lesione dell'autonomia universitaria nel mettere i limiti di numero di esami quando si favorisce, anzi si invita a tratti, alla modularizzazione dei corsi e quindi degli esami stessi... "non sarebbe, a questo punto, convenuto fare questo braccio di ferro su altre importanti questioni come, per esempio, i blocchi didattici?"

sabato 28 luglio 2007

Numeri chiuso e accessi agevolati

Fiorono, Mussi e il loro nuovo decreto interministeriale. Perchè? Per favorire chi negli ultimi tre anni di scuola superiore ha ottenuto buoni voti! E come li favoriamo? Nei numeri chiuso li agevoliamo con il punteggio, se hanno avuto una media inferiore al 7 negli utlimi tre anni però non li aiutiamo, e neanche se hanno avuto meno di 80 all'esame di stato.
Ecco che nel delirio più totale del mondo della formazione in Italia, dove ad insegnarti al liceo storia e filosofia ti ritrovi una laureata in lettere antiche che si lascia andare a citazioni come "errare humanum est, persistere diabolicum" o "le guerre pudiche", dove l'esamone di diritto privato all'Università lo studi sui libri che si usano a giurisprudenza ma lo dai a crocette, dove i ragazzi delle superiori somo sempre più autoreferenti (e sempre meno responsabili) di fronte ad un declino sempre maggiore della qualità dei professori che dovrebbero essere dei maestri di vita e di discussione (soprattutto in una società sempre più vuota) più che infondere conoscenze in maniera stupidamente dogmatica come oramai siamo abituati a vedere, dove 4 universitari idonei su 10 non sono beneficiarii di borsa di studio (cioè non c'hanno i soldi per studiare e lo stato non glieli vuole dare), ... ecco che in tutto questo delirio ... Fioroni se ne esce con questo decreto cercando di spolverare un pò in superficie lasciando tutta la melma sotto, spostando in realtà solo la polvere pure dove non c'era. Vorrei dire una cosa ai nostri due Ministri. Se non siete capaci di risolvere i problemi quelli veri per i quali vi abbiamo votato, non pensate che vogliamo tutti le vostre dimissioni, a me basta che lasciate stare le cose come stanno perchè fate più casino che altro. Tanto in questa Italia c'è rimasto davvero un unico valore nella sinistra, quella vera, quella che non siede più nelle poltrone del Parlamento ... la resistenza ...

venerdì 27 luglio 2007

Il Massimo della verità

Lo dico, non lo dico. Alla fine il vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema lo ha proprio detto alla commissione Affari Esteri della Camera. Le vittime civili causate dalle ultime operazioni militari contro i talebani «non sono accettabili sul piano morale, sono disastrose sul piano politico e hanno creato crescenti tensioni tra le forze internazionali e il governo afgano». Per questo «è fondamentale che le attività militari si coordinino, in modo tale da ridurre al massimo eventi di questo tipo». «E' evidente - ha proseguito il capo della diplomazia italiana - che il sovrapporsi della missione Isaf ed Enduring Freedom, che più opportunamente dovrebbe concludersi secondo la nostra opinione, finisce per creare molto spesso condizioni di un'azione militare non efficacemente coordinata e rischiosa per le popolazioni civili».L'affermazione appare coraggiosa. Ma risulta meno forte delle accuse di Parisi rivolte a fine giugno alla Nato - la nostra aviazione - dopo la protesta contro le stragi di civili dello stesso presidente Karzai. E in ultima analisi scarica sugli Usa tutta la responsabilità. In realtà nella guerra aerea di crescente intensità - 1200 raid a settimana - condotta in Afghanistan con l'impiego anche di bombardieri strategici B1-B e un dispendio di cluster bomb che non possono certi far parlre di «effetti collaterali», esiste uno stretto coordinamento tra il comando Nato/Isaf, agli ordini del generale Usa Dan K. McNeill - è stato nominato direttamente dal presidente Bush -, e l'aviazione americana, che ufficialmente definisce i raid aerei «missioni di appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf». E sono proprio i comandanti Nato/Isaf a dare l'ok ai raid aerei «consigliati» o a richiedere l'intervento sul campo dell'aviazione Usa. Fanno dunque bene i 45 senatori della sinistra che chiedono una «svolta» nella nostra presenza nella guerra afghana, ad insistere anche dopo le parole di D'Alema perché cambi «la stessa missione Isaf». Infatti se il Pentagono ascoltasse il «consiglio» del ministro degli esteri italiano e ponesse fine all'operazione Enduring Freedom non cambierebbe nulla: l'aviazione Usa continuerebbe le «missioni di appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf» e queste verrebbero rafforzate trasferendo nell'Isaf le forze statunitensi attualmente impiegate in Enduring Freedom. E l'operazione Nato/Isaf rafforzata resterebbe nella catena di comando statunitense. Anche il contingente italiano in Afghanistan è stato messo agli ordini del generale Usa.Così ancora una volta D'Alema elude la questione nodale: che le forze italiane in Afghanistan sono inserite sempre più nella catena di «comando e controllo» del Pentagono e quindi sottratte al reale controllo del parlamento e dello stesso governo. Legando sempre più il nostro paese al carro da guerra statunitense.

di T. Di Francesco e M. Dinucci
tratto da Il Manifesto, 26.06.2007

mercoledì 25 luglio 2007

Verona, lo skin non resiste.

«Egregio Presidente,

da alcuni giorni la mia elezione da parte del Consiglio Comunale di Verona nell'Assemblea dell'Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea è diventata pretesto per strumentalizzazioni e attacchi contro il Sindaco e la Giunta comunale veronese.

È evidente che un'opposizione incapace di affrontare i problemi della città ricorre ad argomenti estranei al terreno delle scelte amministrative proposte e attuate dalla nuova Giunta.

Per eliminare quindi strumentalizzazioni pretestuose che tendono a sviare l'attenzione dei cittadini e dell'opinione pubblica dal lavoro del Sindaco Tosi e della Giunta, rassegno le mie dimissioni dall'Assemblea dell'Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea».

Andrea Miglioranzi

martedì 24 luglio 2007

Il sindaco leghista Tosi nomina un leader neofascista, fan di Priebke, all'Istituto storico della Resistenza.

VERONA - Uno skinhead in doppiopetto e un'esponente di Alleanza nazionale entrano, in rappresentanza del Comune, nell'assemblea dei soci dell'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea.
Non è una bufala, né tantomeno uno scherzo. Accade a Verona dove - da quando è stato eletto sindaco il leghista Flavio Tosi - si respira un pesante clima di intolleranza.
Andrea Miglioranzi, storico esponente del Veneto Fronte Skinhead e membro della band nazirock dei Gesta Bellica, eletto per la Fiamma Tricolore nella lista civica del sindaco, e Lucia Cametti, nazionalalleata, ex presidentessa di circoscrizione, sono i due nuovi acquisti dell'Istituto storico locale. Hanno già fatto la loro dichiarazione d'intenti: revisione storica e riabilitazione dei caduti della Repubblica di Salò. «Siamo all'emergenza democratica - sbotta Graziano Perini, capogruppo del Pdci in consiglio comunale e designato dalla minoranza di centrosinistra a fare da "collega" ai due eletti dal centrodestra all'assemblea dell'Istituto. E' una cosa vergognosa - continua Perini - e non è un fatto episodico. E' l'atteggiamento normale che sta assumendo questa amministrazione. Certo una provocazione, come lo stesso Miglioranzi ha ammesso, ma con un particolare: sempre lui ha dichiarato di sentirsi fiero quando lo definiscono 'fascista'. A questo punto serve non solo una reazione della sinistra ma anche una presa di posizione di tutta quella società civile che pensa che la questione del fascismo non sia una bazzecola. L'allarme sulla situazione veronese deve essere generale e noi proponiamo un'iniziativa per la democrazia a Verona, quando il sindaco esporrà le linee programmatiche della sua giunta». Mentre Rifondazione comunista, per bocca del neoeletto segretario Fiorenzo Fasoli, rincara la dose parlando di «una scelta che pone questa amministrazione fuori dalla Costituzione, in spregio ai partigiani e alla Resistenza - per inciso Verona ha ricevuto la medaglia d'oro per gli eroici atti di resistenza al nazifascismo di molti suoi cittadini - con la supponenza di voler riscrivere la storia, che andrebbe invece studiata», nessun segnale arriva da parte dell'Ulivo. Unica dichiarazione quella dell'ex assessore al Decentramento Ivan Zerbato - negli anni '70 esponente di Avanguardia operaia - che commenta: «Bizzarro che due esponenti della destra entrino nell'Istituto, ma significa che riconoscono il valore della Resistenza».
Cade dalle nuvole il presidente della Comunità ebraica Carlo Rimini, che dichiara di non conoscere affatto i due nuovi soci. In particolare non sa nulla di Miglioranzi e della sua attività nei Gesta Bellica e non ha mai sentito le parole dell'omonima canzone: «Tu ebreo maledetto che ti arricchisci sulla pelle degli altri che speculi sulla gente sulla gente che non ha niente. Giudeo senza patria e con un solo credo il dio denaro trovarti è stata dura ma con i tuoi soldi non fai più paura». Né tantomeno sa che i Gesta Bellica hanno dedicato una canzone ad Erich Priebke, «Il capitano». Pensa comunque che «da questa amministrazione c'era da aspettarselo».
Maurizio Zangarini è il presidente dell'Istituto storico per la Resistenza: «Prendiamo atto della nomina - dice - trovando che sia quantomeno di dubbio gusto. Vedremo quando, a settembre, riprenderemo i lavori. Alcuni membri del direttivo trovano che questi soci siano "irricevibili". Io invito i cittadini che sono consapevoli di quanto sta avvenendo ad iscriversi e partecipare alle attività dell'Istituto».
«Sdegno totale e rabbia profonda», così Filippo, il portavoce del csoa La Chimica, nel mirino del sindaco che ha già presentato una denuncia alla procura contro il centro sociale, attualmente in odor di sgombero, «il revisionismo che accomuna la destra di Tosi al neofascismo storico di questa città non è più strisciante. E' un'amministrazione pronta allo scontro e al conflitto per eliminare non solo tutti gli avversari politici ma per distruggere date storiche come il 25 aprile, la storia, la memoria, l'immaginario della sinistra. Stiamo pensando - conclude Filippo - ad una data di lotta a settembre, una grande manifestazione non solo veronese, perché questa non è una deriva che riguarda solo la nostra città».

di Paola Bonatelli
tratto da Il Manifesto, 21 luglio 2007

giovedì 19 luglio 2007

Per non dimenticare.

Calipari, i colpevoli siamo noi

«Calipari? La colpa fu degli italiani»: così La stampa, grande giornale indipendente della famiglia Agnelli, riassume il pensiero di un anonimo componente della task force Usa dedita ai sequestri iracheni. Di più: nel colloquio con Lucia Annunziata l'anonimo spiega che, al fondo, la causa di tutto è «un grande Ego» che avrebbe spinto il dirigente del Sismi ad agire da solo, non avvertendo gli americani e facendosi sparare addosso. Insomma, si è fatto ammazzare per fare carriera, o per calcolo politico. Peccato, ma tutta colpa sua, «perché - aggiunge l'anonimo - far pesare tutto questo sulle spalle di un giovane soldato americano?» Già, perché? E perché a Roma si tiene un processo che vorrebbe chiarire le responsabilità vere di quell'omicidio? Vi sembra giusto? Anche se Lozano (il giovane soldato) non rischia nulla seppur imputato, perché è un «assenteista», quel procedimento è ingiusto. Tant'è che gli americani considerano il caso chiuso, non ammettono estradizioni né procedibilità contro i loro militari, salvo bombardarci di dichiarazioni, interviste e relative pressioni per smantellare anche il discutibile diritto della responsabilità personale per chi in divisa da marine spara e uccide. Insomma, è un processo dalla parte del torto.
Ovvio perciò che non ci sia ombra di vergogna sia nell'anonimo americano che in chi ne riporta le parole spargendo fango su chi non può rispondere e riciclando falsità palesi (come l'assenza di rapporti tra la task force Usa e il Sismi, o la storiella dell'ambasciata italiana a Baghdad come sicuro approdo inspiegabilmente rifiutato da Calipari). E, allora, bisogna trovare altri imputati: Nicola Calipari che s'è fatto ammazzare, Giuliana Sgrena che si è fatta sequestrare, questo giornale che l'ha mandata in Iraq senza scorta blindata. Ma, in fondo, potremmo processare anche il '68 da cui il manifesto è nato, o Carlo Marx che è il padre di tutti i malfattori. E se non si presentano in aula, metterci una pietra sopra.

di Gabriele Polo
tratto da Il Manifesto, 18.07.2007

mercoledì 18 luglio 2007

Prima seduta del C.N.S.U.

Si è svolta nei giorni di martedì 26 e mercoledì 27 Giugno la prima del seduta del C.N.S.U.. Nel primo giorno di seduta è stato presente il Ministro Mussi con il quale noi consiglieri eletti nella lista UdU-Liste di Sinistra abbiamo avviato una discussione incentrata sullo stato del diritto allo studio, facendogli presente la urgente necessità della rivisitazione del DPCM 2001, legge nazionale che disciplina l'erogazione dei servizi ERSU, ancorata tra l'altro ancora ai criteri ISTAT del '99. Tra questi interventi, il mio si è soffermato sul costo dello studio, consegnando così al Ministro le cartoline firmate da 500 studenti del nostro Ateneo che intitolavano "Mussi, ridacci i soldi !!", e chiedendogli di consegnarle al Ministro dell'Economia Padoa Schioppa nel prossimo Consiglio dei Ministri, in cui si è discusso il Dpef.
Il giorno dopo ha vuto luogo l'elezione del Presidente del C.N.S.U., purtroppo un giovanissimo studente ciellino (i ciellini con Forza Italia a Università Europea hanno la maggioranza) che, in seguito alle nostri (a loro avviso "inaccettabili") richieste di illustrarci i suoi intenti per questo mandato del C.N.S.U., ha spiegato che pensa sia importante "il discorso sulle borse di studio che non tutti gli studenti che ce l'hanno", riprendendo in maniera fortemente confusionaria, e svelando così una scarsa conoscenza dei contenuti, le questioni esposte dai noi al Ministro il giorno prima.

"Ministro,
dall’anno prossimo io, come la quasi totalità degli studenti in Italia, dovrò pagare circa 100 euro in più per iscrivermi all’Università che sto frequentando. Il costo del Diritto allo Studio sta raggiungendo livelli troppo elevati e questo aumento non è più accettabile. Ricordandole che gli enti locali come Regione e Comune non prevedono una categoria di studente universitario come categoria da tutelare, e che la Finanziaria 2007 prevede per il 2008 ulteriori tagli sostanziali sia agli Atenei che al Diritto allo Studio per le borse e l’edilizia universitaria, le chiedo di fare l’impossibile perché le entrate del trimestrale di cassa possano in buona parte essere investite nel mondo universitario, che, per i pochi che lo ricordano, rimane ancora la causa ultima del progresso del Paese."


La canzone del Maggio

Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora che tutto sia come prima
perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
Fabrizio De Andrè
Storia di un impiegato, 1973