domenica 12 agosto 2007

Mussi il criptico.

26 Luglio, escono le linee guida per l'applicazione delle nuove classi di laurea... e come la pensa Mussi si capisce sempre di meno.

Se da un lato si propone come oppositore del numero chiuso e a favore dell'Università di massa, dall'altro invita ad utilizzare, come "azioni di miglioramento", "l'adozione di sistemi di accertamento dei requisiti per l'iscrizione ai corsi di studio di secondo livello [...] definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, (ma... attenzione...) ed escludento adozioni di fatto del numero chiuso"(!!??).

Se da una parte "per evitare la parcellizzazione della formazione degli studenti si pone un limite al numero di esami" (20 per la triennale e 12 per la specialistica), dall'altro si leggittima l' "articolazione degli insegnamenti in più moduli", o meglio, "è un obiettivo specifico degli atenei l'introduzione di forme organizzative della didattica più compatte, anche attraverso soluzioni che prevedano una effettiva cooperazione di più docenti su aree di insegnamenti coordinati, con un'unica verifica conclusiva [...]".

Tutto questo il Ministro ha tentato politicamente e vanamente di spiegarcelo al campeggio dell'UdU in un faccia a faccia di un botta e risposta, e il mio intervento è stato teso a sottolineare l'inutilità del braccio di ferro cn la Corte dei Conti per la lesione dell'autonomia universitaria nel mettere i limiti di numero di esami quando si favorisce, anzi si invita a tratti, alla modularizzazione dei corsi e quindi degli esami stessi... "non sarebbe, a questo punto, convenuto fare questo braccio di ferro su altre importanti questioni come, per esempio, i blocchi didattici?"

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